In the period following world war second, nationalistic and separatist trends - in the form of pseudo-patriotism or national chauvinism, extremism or religious fundamentalism – have continued to hinder the efforts of European states to overcome their ideological contradictions, creating economic and political unions. The specific for the current cultural situation, insurmountable division between humanism of the West and the East has its origins in the intercultural encounters that have elapsed since the establishment of the first relations between these major poles of the European civilization. As no country can escape the interference with her neighbors, highlight and analyze the elements that form the historic relations is essential to know how to move in the conflicting situations of the present and how to ensure that they do not repeat in the future; how to establish mutual dialogue and tolerance.
In this perspective, the dependency between who we were and who we are today: in this case, the history of the Italian-Russian cultural relations has much to teach and is extremely useful for the construction of an effective policy of integration, outlining with precision the grounds of possible collaborations.
Through the exploration and the correct reading of the sources, the present book aims to specify the forms in which Russians cultural texts were transferred to the West, as well as to identify the concrete artistic models of imitation, imported from Russia in Italy.
The study has been carried out in the frame of the research programs of the Centre for Balkan Studies (CISBI)/Ca’ Foscari Venice between 2007-2015 and bases on art expertise carried out by the author since 1980-ies. The book addresses the discovery of the icon art in Russia, the history of the private and museum Russian icon art collections in Italy and the main trends in the antiquity market today. Some aspects have been deepened in single publications. One of these, the “Preservation of the Russian icons in Livorno” 2012was awarded the Art-con.ru prize for best report in art conservation.
Inhaltsverzeichnis (Indice)
- Premessa
- Introduzione
- Il cammino dell’arte sacra russa tra prooccidentali e vecchi credenti
- L’Obraznaja Palata e la Risa del Sinodo
- Le prime collezioni pubbliche e private
- N.D. Ivancin-Pissarev e S.P. Scevyrev
- Gli studi storico-archeologici di I.M. Sneghirev e I.P. Saharov
- I primi restauratori di icone russe
- I vecchi credenti ed il loro ruolo per la conservazione delle antichità russe
- Il collezionismo privato e pubblico di icone
- Le cappelle dei vecchi credenti a Mosca secondo F.I. Buslaev
- La collezione di Sorokin
- La collezione a Belaja Kriniza
- Le collezioni di famiglia
- La scuola Stroganov nella collezione di S.G. Stroganov
- Le antichità nel deposito di M.P. Pogodin
- D.A. Rovinskij ed il suo libro sulla storia della iconografia in Russia fino alla fine del s. XVII
- Gli anni 1860
- L’idea nazionale dopo il 1860 ed i primi musei russi a Mosca
- P.I. Sevast’ianov e le sue missioni e collezioni archeologiche
- La Società per l’antica arte russa
- I critici commenti di Buslaev sulle pubblicazioni occidentali riguardanti l’arte russa
- G.D. Filimonov: redattore, studioso e collezionista
- La collezione con i prorissi di Sapozhnikovyh
- Le Società di studiosi
- La Società archeologica russa
- Il restauro della Smolenskaja cattedrale del monastero Novo-Devichij a Mosca
- La Commissione Archeologica
- Le antichità russe e l’Accademia d’Arte di Peterburg
- La Società degli amici dell’antica scrittura
- Il Museo Storico di Mosca
- I musei di Tver’ e di Rostov
- Il museo presso l’Accademia Teologica di Kiev. Le collezioni di Sorokin, Murav’ev e Uspenskij
- I musei di antichità ecclesiastiche presso le Accademie teologiche di Peterburg e Mosca
- I musei a Tula, Vladimir e Arhangel’sk
- Collezioni private d’icone della fine del s. XIX (V.A. Prohorov, F.M. Pljuschkin, A.S. Uvarov e P.I. Sciukin)
- Le collezioni di A.P. Bahruscin, N.M. e A.M. Postnikov, e di I.L. Silin. Gli antiquari T.F. e S.T. Bol’sciakovy
- Le meravigliose collezioni di A.V. Morozov, Rjabuscinskij e Ostrouhov
- Le antichità ecclesiastiche russe all’esposizione mondiale di Parigi 1876
- La nazionalizzazione delle collezioni di antiquità russe dopo la Rivoluzione 1917: il fondo museale nazionale
- L’istituzione del Laboratorio Centrale di Restauro Russo
- Musei , esposizioni e studi sull’icona russa in URSS
- Il mercato dell’antica icona russa dopo la Rivoluzione del 1917
- La scoperta dell’icona russa in Italia
- La questione della fede nei primi accordi tra gli Stati Apenninici e la Russia
- Aleksej Mihajlovich - protettore degli ortodossi in Italia e nei Balcani
- Le sacre icone negli scambi italo-russi all'epoca di Pietro I
- Riflessi dei rapporti italo-russi sul patrimonio iconografico dei Balcani
- La communità ortodossa in Italia e il consolato russo a Venezia
- I contributi di Petr’ Beklemiscev e Sava V. Ragusinskij per la causa ortodossa in Italia
- L’arte sacra nella diplomazia imperiale russa e gli stati italici
- I doni russi alla Confraternità greca di Venezia nell’700
- L’idea neobizantina nelle missioni in Morea e negli Arcipelaghidi Caterina la Grande (1769-1774)
- Le icone donate da Caterina II alla chiesa ortodossa di Porto Mahon
- La comunità ortodossa di Livorno
- Le premesse storiche per le collezioni russe a Livorno
- I doni di Caterina II alla chiesa greco ortodossa di Livorno
- I doni imperiali russi per gli ortodossi di Trieste
- La chiesa russa a Roma
- Le prime capelle russe in Italia
- I Boutourline
- I Demidoff
- Il principe Nikolaj Borissovich Jusupoff
- La chiesa russa della Natività di Cristo e di San Nicola a Firenze
- La formazione delle prime collezioni storiche d'arte russa
- Le icone russe nella Pinacoteca del Vaticano
- Le icone russe nelle Gallerie degli Uffizi a Firenze
- Icone russe nella collezione della Communità greca a Venezia dell’Ottocento
- Le icone russe arrivate in Italia attraverso il circuito dei pellegrini
- Le icone russe nella Pinacoteca Civica di Pavia
- Le icone russe nella Pinacoteca di Ravenna
- Le collezioni S.S.Abamelek-Lazarev e Demidova
- La chiesa russa di Sanremo
- La chiesa russa a Bari
- La chiesa russa a Merano
- La dispersione delle icone russe a Livorno
- Catalogazione e restauro delle icone russe e greche di Livorno
- Le idee degli italiani sull’icona russa nella seconda metà del ‘900
- Il collezionismo di icone russe dalla seconda metà del ‘900
- Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza
- Gli esemplari del Museo Rimoldi a Cortina d'Ampezzo
- Il mercato d’arte sacra russa dopo il crollo dell’URSS
- La dinamica dei prezzi
- Moderne tendenze nel collezionismo d’arte sacra russa
- Rarità dei secoli XVI-XVII
- Seguaci della Scuola dello Zar
- Barocco russo e ucraino
- Lo stile Naryshkin
- L'icona professionale dell’epoca Nuova
- Botteghe del ‘700
- Botteghe iconografiche dell’800
- I maestri di Mosca della fine XIX - inizio del XX secolo
- Romanovskie pis‘ma
- Pescehonovskie pis’ma
- Icone firmate
- Le scuole regionali
- L’iconografia di Yaroslavl’ dei secoli XVII–XVIII
- Vetka
- Palekh
- Le botteghe iconografiche del monastero di Tihvin
- Iconografia contadina
- Rare iconografie
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e Temi Principali)
Questo libro si propone di analizzare la storia degli scambi culturali italo-russi, con particolare attenzione al collezionismo di icone russe in Italia. L'obiettivo è quello di ricostruire le forme di trasferimento di beni culturali russi in Occidente e di individuare i modelli artistici di imitazione importati dalla Russia in Italia, mettendo in luce aspetti poco noti della storia dell'arte russa e delle sue relazioni con l'Italia.
- Lo sviluppo storico dell'arte sacra russa e le sue scuole.
- Il ruolo dei vecchi credenti nella conservazione e nel collezionismo di icone.
- La scoperta e la diffusione dell'icona russa in Italia.
- Il collezionismo privato di icone russe in Italia dalla seconda metà del '900.
- Problematiche di attribuzione e tutela del patrimonio artistico russo in Italia.
Zusammenfassung der Kapitel (Riepilogo dei Capitoli)
Premessa: La premessa del libro introduce il tema degli scambi culturali italo-russi nel contesto di tendenze nazionalistiche e separatistiche del secondo dopoguerra. Sottolinea l'importanza di analizzare i contatti storici per costruire un dialogo e una tolleranza reciproca, evidenziando l'espansione del collezionismo di icone russe in Italia e la necessità di un'analisi approfondita del mercato antiquario, focalizzandosi sulla verifica dell'autenticità e della provenienza delle opere.
Introduzione: L'introduzione evidenzia le difficoltà nella valutazione dell'autenticità e del valore delle opere d'arte russe in Italia a causa della mancanza di strumenti adeguati e del mancato riconoscimento delle competenze occidentali in Russia. Vengono presentati esempi di dubbia provenienza e attribuzione, sottolineando la necessità di uno studio approfondito e rigoroso per tutelare questo patrimonio artistico.
Il cammino dell’arte sacra russa tra prooccidentali e vecchi credenti: Questo capitolo traccia la storia della scoperta e dello studio dell'icona russa in Russia, dall'Obraznaja Palata alla formazione dei primi musei. Analizza il ruolo dei vecchi credenti nella conservazione delle antichità russe, il collezionismo privato e pubblico, e il contributo di importanti studiosi come Lomonosov, Stein, Snegirev e Saharov. Vengono descritte le diverse scuole iconografiche russe e le loro caratteristiche stilistiche.
La scoperta dell’icona russa in Italia: Questo capitolo esplora le relazioni storiche tra l'Italia e la Russia, focalizzandosi sugli aspetti religiosi e culturali che hanno contribuito alla diffusione dell'icona russa in Italia. Si analizza il ruolo della Chiesa ortodossa russa all'estero, i contatti diplomatici, i doni imperiali e il collezionismo privato.
Il collezionismo di icone russe dalla seconda metà del ‘900: Questo capitolo descrive lo sviluppo del collezionismo di icone russe in Italia dalla seconda metà del Novecento, con particolare attenzione alle maggiori collezioni come quella di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza e del Museo Rimoldi a Cortina d'Ampezzo. Si analizza il mercato dell'arte sacra russa dopo il crollo dell'URSS, la dinamica dei prezzi e le tendenze moderne nel collezionismo.
Schlüsselwörter (Parole Chiave)
Icone russe, collezionismo, Italia, storia dell'arte, vecchi credenti, scuole iconografiche, autenticità, provenienza, restauro, mercato antiquario, relazioni italo-russe, arte sacra, ortodossia.
Domande Frequenti: Il Cammino dell’Arte Sacra Russa Tra Prooccidentali e Vecchi Credenti in Italia
Cos'è questo libro?
Questo libro analizza la storia degli scambi culturali italo-russi, focalizzandosi sul collezionismo di icone russe in Italia. Ricostruisce il trasferimento di beni culturali russi in Occidente, identifica i modelli artistici di imitazione importati dalla Russia in Italia, e mette in luce aspetti poco noti della storia dell'arte russa e delle sue relazioni con l'Italia.
Quali sono gli obiettivi principali del libro?
Gli obiettivi principali sono: ricostruire la storia dello sviluppo dell'arte sacra russa e delle sue scuole; analizzare il ruolo dei vecchi credenti nella conservazione e nel collezionismo di icone; studiare la scoperta e la diffusione dell'icona russa in Italia; descrivere il collezionismo privato di icone russe in Italia dalla seconda metà del '900; e affrontare problematiche di attribuzione e tutela del patrimonio artistico russo in Italia.
Quali temi vengono trattati nel libro?
Il libro tratta i seguenti temi: lo sviluppo storico dell'arte sacra russa e le sue scuole; il ruolo dei vecchi credenti nella conservazione e nel collezionismo di icone; la scoperta e la diffusione dell'icona russa in Italia; il collezionismo privato di icone russe in Italia dalla seconda metà del '900; problematiche di attribuzione e tutela del patrimonio artistico russo in Italia; le relazioni storico-culturali tra Italia e Russia, con particolare attenzione agli aspetti religiosi e diplomatici che hanno influenzato la diffusione delle icone russe in Italia; il mercato dell'arte sacra russa dopo il crollo dell'URSS; e le tendenze moderne nel collezionismo di icone russe.
Quali sono i capitoli principali del libro?
Il libro è strutturato in capitoli che trattano: una Premessa che introduce il tema degli scambi culturali italo-russi nel contesto del secondo dopoguerra; un'Introduzione che evidenzia le difficoltà nella valutazione dell'autenticità delle opere d'arte russe in Italia; "Il cammino dell’arte sacra russa tra prooccidentali e vecchi credenti", che traccia la storia della scoperta e dello studio dell'icona russa in Russia; "La scoperta dell’icona russa in Italia", che esplora le relazioni storico-culturali e religiose tra Italia e Russia; e "Il collezionismo di icone russe dalla seconda metà del ‘900", che descrive lo sviluppo del collezionismo di icone russe in Italia dalla seconda metà del Novecento.
Quali sono le parole chiave del libro?
Le parole chiave principali sono: Icone russe, collezionismo, Italia, storia dell'arte, vecchi credenti, scuole iconografiche, autenticità, provenienza, restauro, mercato antiquario, relazioni italo-russe, arte sacra, ortodossia.
Chi sono i personaggi chiave menzionati nel libro?
Il libro menziona numerosi personaggi chiave, tra cui importanti studiosi e collezionisti russi come Lomonosov, Stein, Snegirev, Saharov, e collezionisti italiani e personaggi importanti nelle relazioni italo-russe. I nomi specifici di collezionisti e personaggi sono dettagliati nel sommario dei capitoli.
Dove posso trovare maggiori informazioni sulle icone russe in Italia?
Il libro fornisce un'analisi approfondita della presenza delle icone russe in Italia, esplorando collezioni importanti e il mercato dell'arte sacra russa. Ulteriori informazioni potrebbero essere trovate consultando archivi, musei e biblioteche specializzate in arte russa e storia delle relazioni italo-russe.
Quali sono le problematiche principali affrontate dal libro riguardo alle icone russe in Italia?
Il libro affronta le problematiche relative all'autenticità e alla provenienza delle icone russe in Italia, la mancanza di strumenti adeguati per la valutazione delle opere, e la necessità di un'analisi approfondita del mercato antiquario per tutelare questo patrimonio artistico. Inoltre, viene analizzato il ruolo dei vecchi credenti nella conservazione delle icone e le implicazioni storiche e culturali del loro collezionismo.
- Quote paper
- Ph.D. Magdelena Stoyanova (Author), 2015, Quando l'arte racconta la fede. Icone russe da collezioni private italiane, Munich, GRIN Verlag, https://www.hausarbeiten.de/document/415910