Questi due saggi, ora accorpati in un unico volume, sono stati scritti con l’intenzione di porre in evidenza quali siano i confini entro cui si delinea il paradigma della diversità all’interno delle vicende esistenziali dell’uomo moderno. Il primo rappresenta la descrizione di un sintagma retorico, quello attinente alla topica dei bambini annegati all’interno di taluni romanzi ottocenteschi e novecenteschi. Il secondo si occupa di un elemento di diversità stavolta non soltanto psicologico e antropologico (la perdita precoce quale inaccettabile “vulnus” all’equilibrio di chi la subisce), ma decisamente fisico, trattando della ricezione della mostruosità nello stesso ambito letterario “fin de siécle” e nella prima parte del secolo XX. Entrambi gli escerti sono corredati da numerosi testi (ove possibile in lingua originale).
Inhaltsverzeichnis
- Di incomprensioni vere e d'annegamenti parodici
- Bambini in acque profonde: il motivo dell'annegamento dei fanciulli in alcuni testi narrativi occidentali d'epoca contemporanea
- Una premessa militaresca:il caso di Erno Nemecsek
- Una donna tra i fanciulli
- Il dialettico annegamento di Ombretta
- L'adulterio magico e il duplice figlio
- I pentimenti del pacifista e le lacrime dei giornali (ossia d'annegamenti controversi)
- Un borgataro tra Masters e la Valsolda
- E in finale approdo...
- Bambini in acque profonde: il motivo dell'annegamento dei fanciulli in alcuni testi narrativi occidentali d'epoca contemporanea
- Il mostro e la folla. Qualche esempio di deformità e falsa accettazione nella cultura europea tra '800 e 900
- Premesse e comparazioni
- Il fakiro multiforme e la bella addormentata
- L'elefantiasi degli autori moderni (e post... )
- Un rituale di fine e una violazione d'inizio
Zielsetzung und Themenschwerpunkte
Dieser Essay befasst sich mit dem Motiv des Ertrinkens von Kindern in der modernen westlichen Literatur. Der Autor untersucht die literarische Tradition dieses Themas und analysiert, wie es in verschiedenen Werken verwendet wird, um verschiedene Themen und Konzepte zu erforschen.
- Die Darstellung von Tod und Verlust in der Literatur
- Die Rolle der Kindheit in der Gesellschaft und in der Literatur
- Die Verwendung von Wasser als Symbol in der Literatur
- Die Bedeutung von Krieg und Gewalt in der Literatur
- Die Konfrontation mit dem Unbekannten und der Andersartigkeit
Zusammenfassung der Kapitel
Das erste Kapitel des Essays konzentriert sich auf die Figur des Erno Nemecsek aus Ferenc Molnárs „Die Jungen der Pál-Straße“. Der Autor argumentiert, dass die Figur des Nemecsek eine symbolische Bedeutung für die Zeit des Ersten Weltkriegs hat und die Ideale des Nationalismus und der Kriegsführung widerspiegelt.
Das zweite Kapitel analysiert den Roman „Die Jungen der Pál-Straße“ in Bezug auf das Motiv des Ertrinkens von Kindern. Der Autor untersucht die verschiedenen Bedeutungen des Wassers in der Geschichte und argumentiert, dass es als Symbol für die Unschuld, die Gefahr und die Unberechenbarkeit des Lebens verwendet wird.
Im dritten Kapitel analysiert der Autor den Roman „Die Jungen der Pál-Straße“ in Bezug auf die Figur des Erno Nemecsek. Er argumentiert, dass die Figur des Nemecsek eine symbolische Bedeutung für die Zeit des Ersten Weltkriegs hat und die Ideale des Nationalismus und der Kriegsführung widerspiegelt.
Schlüsselwörter
Die wichtigsten Schlüsselwörter dieses Essays sind: Ertrinken, Kindheit, Tod, Verlust, Wasser, Krieg, Gewalt, Symbolismus, Literatur, Moderne, Westliche Literatur, Ferenc Molnár, „Die Jungen der Pál-Straße“.
- Quote paper
- Giorgio Pannunzio (Author), 2015, Di Acque e di Mostri. Due Saggi su Morte e Diversità nella Narrativa Occidentale Moderna, Munich, GRIN Verlag, https://www.hausarbeiten.de/document/306534